Tre anni dopo

Il 20 Dicembre di quest’anno saranno trascorsi giusto 3 anni dall’ultima presentazione di Rione Sanità, a Napoli, al Pan, per iniziativa di Rossana Di Poce, dopo un tour che dopo la presentazione alla Feltrinelli Libri e Musica di napoli Piazza dei Martiri ci aveva portato a Sorrento, di nuovo a Napoli, a Castel Volturno, a Roma, a Marcianise, a Reggio Emilia, a Trento.
Le ragioni per le quali Cinzia and me abbiamo deciso di ritornarci su sono principalmente tre:
1. a distanza di tre anni non è venuta meno l’attualità del volume, delle sue storie, della sua struttura, dell’operazione culturale per il quale è nato;
2. il rione Sanità, con la sua straordinaria umanità e la sua voglia di riscatto, continua a chiamarci, a essere parte delle nostre vite, dei nostri progetti, della nostra voglia di contribuire a cambiare la cultura e dunque il futuro di Napoli e dell’Italia intera;
3. per molte ragioni questo libro ha dato a noi più di quello che noi siamo riusciti a dare a lui; Cinzia sostiene che lo abbiamo un po’ trascurato, io dico di no, ma di certo non lo ha aiutato il fatto di essere giunto nelle librerie a pochi mesi di distanza da Bella Napoli.
I modi in cui questa nostra voglia di ritornarci su si possano concretamente esplicitare non ci sono del tutto chiari, avremo modo di pensarci ancora, e contiamo davvero tanto sul vostro contributo.
Ecco, direi che per adesso ci possiamo fermare qua, non prima però di avervi dato di nuovo il benvenuto sperando di incontrarci presto sulle strade del Rione Umanità.
locandina

Rione Sanità @ Pan

Grazie di cuore a Rossana Di Poce per aver ideato e organizzata la bella presentazione al Pan con la musica dei Mundu Rua e la performance di arte e pittura di Francesca Di Martino. Con il patrocinio del Comune di Napoli.

Una giornata particolare

Siamo nella sede dell’Associazione Progreditur, di fronte a noi l’attesa delle persone è più per la partita del Napoli che per il libro, il presidente dell’Associazione ci saluta con grande cortesia e disponibilità, ma sarei falso se non dicessi che le condizioni per scoraggiarsi sono di gran lunga maggiori di quelle incoraggianti. E invece no, faccio un cenno di intesa con Vincenzo, Caterina ancora una volta ci aiuta con la sua introduzione, poi ormai abbiamo il format che abbiamo lanciato a Sorrento, io racconto il libro, Vincenzo leggo qualche pagina, anche se stasera dice anche qualche cosa per introdurre la lettura.

Eccolì là, Ernesto Albenese e Padre Antonio Loffredo, la cooperativa La Paranza e La Sanitansamble, Elena Guidotti Della Valle e Vincenzo Pirozzi, Le Catacombe di San Gennaro e il Cimitero delle Fontanelle, la chiesa di Santa Maria La Sanità e il palazzo dello Spagnolo che si materializzano davanti ai nostri occhi, Cinzia ce li fa vedere, ce li fa toccare, a un certo punto quando dice “venite a visitarle le Catacombe, sono bellissime” una persona dalla sale le risponde orgoglioso “già fatto, io ci sono stato”. Sì, è stato un successone, abbiamo venduto quasi tutte le copie del libro che avevamo con noi, ci hanno chiesto anche 2 copie di Bella Napoli, peccato che non ce le avevamo, però Vincenzo ha detto a Caterina che gliele fa avere.

Intorno alle 21.00 sono a casa. Il viaggio di ritorno è stato sereno, gioioso, divertente, a parte Alessio che fremeva perché aveva appuntamento per la partita del Napoli.
Stanotte ho dormito una bellezza. Dite che è la stanchezza? Non sono d’accordo, penso di più perché ero contenta.

La Napolitudine di Antonio Volpe

Sorrento, 6 Agosto 2011

volpeCari amici,
ho raccolto ieri nei commenti del dopo-serata molti giudizi positivi. Napolitudine era nata, come tante altre nostre iniziative – che definisco in senso buono “provocazioni culturali” – come una scommessa: portare libri ed autori in piazza, in mezzo ai vicoli di Sorrento, fuori dalle aule, dalle biblioteche, era davvero un azzardo.
Voi, Vincenzo, Cinzia e i tanti altri Autori della rassegna, avete accettato la sfida, vi siete messi in gioco con noi, vi siete lanciati con noi nel vuoto “senza rete” ed il pubblico ha gradito: ha applaudito la vostra sincerità, ha simpatizzato per la vostra humanitas che avete trasmesso tramite le parole ed il sorriso.
Le storie che ci avete raccontato erano “straordinarie” perchè erano storie di persone comuni; oggi la TV ci mostra del sud Italia e di Napoli in particolare solo storie di persone” eccezionali”, in senso positivo o in quello negativo (l’eroe sportivo o il boss della camporra) dimenticando il 99% fatto di persone “normali”. Come recita il sottotitolo di “Bella Napoli”, ci avete fatto conoscere le “storie di lavoro, di passione e di rispetto” di chi ogni mattina non si veste da supereroe ma da artigiano, insegnante, operaio, scienziato, barista, perito chimico e così via. Di chi con la propria normalità mantiene accesa la speranza e rende meno evanescente la possibilità di cambiare. Persino quando non lo sa”.
Ecco, ieri sera il pubblico ha apprezzato questo messaggio e si è creato quel feeling che costituisce il segreto del successo di una iniziativa come questa. Aii tanti amici che seguono la nostra rassegna letteraria consiglio la lettura di questi due libri (Rione Sanità e Bella Napoli) che sono in vendita presso la Bottega d’arte di Luciano Russo in Via Tasso; invitiamo poi i giovani a leggere questi libri perchè vi troveranno tanti modelli di vita, tanti percorsi esistenziali, tante storie di “ordinario coraggio e di straordinaria umanità”, altro che gossip di veline, calciatori o imprese criminali di gente senza valori.
Grazie Vincenzo, grazie Cinzia, per averci ricordato che esiste un’altra Napoli, un’altra Italia!
A Presto rivederci!
Antonio

La Piazza dei Saperi e dei Colori

di Pasquale Iorio
Una rete di associazioni attive sul territorio –in collaborazione con la libreria Edicolè – ha deciso di far diventare la cultura protagonista dell’estate anche a Castel Volturno, una località tristemente nota per fatti di cronaca nera (come la strage dei ghanesi). L’obiettivo primario sarà quello di fare emergere un volto ed una dimensione positiva da queste terre, finora vittime della violenza contro la natura e del degrado civile.
Sulla scia delle esperienze positivamente avviate alla Feltrinelli di Caserta (ma anche in altre città della provincia), nella città domiziana è nato  il progetto di una nuova  “piazza dei saperi e dei colori”, presso la sede della libreria Edicolè a Pinetamare, come luogo di incontro aperto a tutte le persone amanti dei libri e della cultura, del teatro e della musica popolare, del cibo e del consumo responsabile.
Dopo le prime iniziative di maggio e giugno, le attività si intensificano nei mesi estivi: a luglio sono previsti incontri a partire da venerdì 22 luglio alle ore 19 con la presentazione del libro di Stella EisenbergChiedi alle mani”, edito da Sovera; si continuerà lunedì 25 luglio alla stessa ora con il nuovo libro scritto da Cinzia Massa e Vincenzo Moretti, “Rione Sanità”, edito dalla Ediesse.
In una realtà come Castel Volturno, alle prese con drammatici problemi sociali, questo luogo può  coprire un vuoto di attività e si presenta come una buona pratica anche per le istituzioni locali: come un modello per poter far conoscere e valorizzare le migliori risorse presenti sul territorio, con l’agire in rete ed in una ottica di integrazione delle conoscenze e delle competenze dei vari saperi. L’obiettivo principale sarà quello di volgere in positivo l’immagine di una realtà  spesso indicata come esempio di violenza e di intolleranza.
Le varie iniziative verranno realizzate e rese sostenibili grazie al contributo volontario ed alla collaborazione positiva tra l’impresa editoriale (la  Libreria Edicolè di Villaggio Coppola) e la rete di Associazioni più attive in questa realtà.
La piazza dei saperi e dei colori vuole essere un luogo di incontro aperto, per promuovere la partecipazione democratica e la formazione alla cittadinanza, alla cultura dei diritti e dei valori fondamentali della nostra Costituzione.
In questa sede la cultura verrà vissuta come un fattore di coesione sociale, di apprendimento permanente per l’accoglienza e la convivenza civile.
Le iniziative continueranno nell’arco dell’anno con cadenza mensile. In modo particolare, a settembre ed ottobre lavoreremo per organizzare  incontri con i giovani e gli studenti: in primo luogo, sulla cultura della legalità per la lotta contro tutte le mafie ; in secondo luogo, sulla  solidarietà fra le culture, l’accoglienza e la convivenza contro ogni forma di razzismo, sul valore dei “beni comuni”.

Il Comitato Promotore è composto dalla rete delle seguenti associazioni:
Aislo, Libreria Edicolè, Missionari Comboniani, Black and White, Mondo senza confini, Centro Fernandes, Pro Loco Volturnum, La Compagnia dei Cani Sciolti, Ass. Cultura e società, GIT Banca Etica, Ass. Le Sentinelle, Slow Food Condotta Domiziana, Associazione Villaggi Globali.


E vedere di nascosto l’effetto che fa

Bella serata, quella di domenica scorsa nel convento dei Padri Passionisti di Napoli, e questa mi sembra l’occasione giusta per ringraziare Anna Toraldo, Gerardo Di Paola, Nicla Palladino e tutto gli altri amici che hanno pensato di riservare uno spazio per il nostro “Rione Sanità”. Devo dire che mi piace un sacco il fatto che essendo in due io posso leggiucchiare saltellando qua e là tra le pagine del libro e Cinzia può raccontare il libro, come è nato, perché lo abbiamo scritto et cevesa et cevesa. Sì, ai tempi di Enakapata con Luca Moretti non ci avevo pensato, questa volta invece sì, e non soltanto perché Cinzia ha tante più cose di me da raccontare, perché lei la strada che dall’idea ci ha portati al libro l’ha percorsa tutta tutta ma proprio tutta, sì, proprio dall’inizio alla fine, ma perché mentre leggo e poi anche dopo posso starmene lì a vedere di nascosto l’effetto che fa.
Dite che non ci credete? Che quando sono contento mi si legge in fronte e non parliamo degli occhi da pesce fritto e dalla bocca che se ne starebbe volenteri socchiusa, ma sì, diciamolo, aperta, se non stessi là a ripetermi “vincenzo attento che magari ti fanno una foto e vieni con quell’espressione da ebete”? Un pò avete ragione, non riesco a vedere tanto di nascosto l’effetto che fa, la contentezza mi si legge in faccia, sì perché sono contento assai.
Sono contento assai perché questo è il “mio” libro con Cinzia, diciamo che è un mio desiderio di sempre che ho potuto realizzare grazie a lei che poi un’altra volta vi spiego in che senso e perché. E sono contento assai perché negli occhi delle persone che ci ascoltano vedo interesse, curiosità, partecipazione, e perché spesso quando ci chiedono di firmargli il libro ci tengono a raccontarci una loro esperienza, nel Rione Sanità o da qualche altra parte.
Sì, perchè è cosi che funziona, funziona se chi ascolta e legge si sente protagonista di questo percorso. Sì, perché nelle nostre storie non ci sono eroi ma persone normali, persone che non si accontentano di sopravvivere, persone che hanno scelto di vivere, persone che si assumono la responsabilità delle cose che fanno e che trovano soddisfazione nel farle bene. Tutto qui. E questa volta potete credermi.
Buona domenica.

Il giorno dopo

Prendete un Chiostro, quello di Santa Maria la Sanità, metteteci un’orchestra, quella della Sanitansamble, composta da bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni, fate recitare dalle balconate del Chiostro i ragazzi di Sott’ò Ponte e….la magia si compie.
Si magica è stata la festa che martedì 14 giugno è stata organizzata da Padre Antonio Loffredo e dai suoi “ angeli” per salutare l’uscita del nostro libro “ Rione Sanità. Storie di ordinario coraggio e di straordinaria umanità” .
Io, un po’ imbambolata, stordita, emozionata, sono stata rapita dalla musica sublime dell’orchestra, piccoli suonatori in doppio petto che con violini, fiati e percussioni , da l’Inno di Mameli al O sole mio, hanno riscaldato l’anima dei presenti travolgendoli con le note e rendendoli partecipi con il corpo e con la voce alla loro fantastica esibizione.
E che dire della recitazione? Tra un brano musicale e un altro, ancora ragazzi, stavolta a leggere pagine del libro, il nostro libro , che improvvisamente diviene altro, si trasforma, vive, e così non riesco a trattenere le lacrime.
E poi i volti gioiosi delle persone che attraverso il lavoro, la musica, il bello, cercano un riscatto dall’atavica rappresentazione del male di questo Rione. Persone, non eroi, donne e uomini di ordinario coraggio ma di tanta straordinaria umanità.
Grazie a tutti e , come potrete leggere … benvenuti nel Rione Sanità!

Vi aspettiamo il 27

Martedì 14 giugno 2011, Presentazione al Rione del nostro libro. Certo che Cinzia e io lo sappiamo che la presentazione ufficiale sarà lunedì 27 giugno alla Feltrinelli Libri e Musica di Piazza dei Martiri, ma vi assicuro che le emozioni del’altra sera sono state uniche. Più tardi spero di riuscire a racocntarne almeno un pò, voi intanto non mancate il 27 che ci saranno altre sorprese.
Grazie di cuore a Alessio Strazzullo che ha dimostrato che anche un telefonino può bastare a non perdere memoria di una straordinaria emozione. Sì, è stato il più bel Inno di Mameli della mia vita. Sì, quando è così la vita è davvero bella noonostante tutte le fatiche e le preoccupazioni, che per noi comuni mortali sono sempre tante.
Vi aspettiamo il 27.

E’ festa

Ormai anche Cinzia quando me lo dice ci aggiunge “forse”, è il destino delle date aggreganti, quelle nelle quali ti piacerebbe mettere assieme tante persone e tante cose e ogni volta che sembra che ce l’hai fatta spunta qualcuno, o qualcosa, che ti costringe a cambiare ancora. Comunque questa volta sembra proprio che ci siamo, l’appuntamento è per  martedì prossimo, 14 giugno, ore 19.00, nel chiostro della Basilica di Santa Maria la Sanità, per festeggiare assieme ai protagonisti e alla gente di straordinaria umanità del quartiere l’uscita nelle librerie del nostro libro.
Ammetto che l’idea è stata di padre Antonio Loffredo, io più banalmente avevo proposto di fare nel chiostro una conferenza stampa, lui no, mi ha detto “Vicié, poi con i giornalisti man mano ci parliamo, qualche amico magari lo invitiamo pure, ma noi la prima uscita la dobbiamo fare coinvolgendo il quartiere”. Sì, perché lui è fatto così, l’idea del coinvolgimento ce l’ha nel sangue, e poi le cose che ti dice hanno in qualche modo la risposta incorporata, ovviamente la risposta che vuole lui, altrimenti che parroco sarebbe? A parte gli scherzi, in realtà quella di martedì sarà per me una serata particolarmente emozionante perché io, diversamente da Cinzia, che il libro non lo ha solo scritto, ma se l’è anche faticato (appuntamenti, interviste, sbobinature etcevesa etcevesa) io alcuni di loro di persona li vedrò lì per la prima volta, insomma sarà un pò come con gli @mici su facebook che poi li incontri e diventano amici, solo che questa volta li ho conosciuti contribuendo a raccontare le loro storie, anzi ho conosciuto prima le loro storie e poi loro, o se preferite ho raccontato prima le loro aspettative, le paure, le speranze e poi li ho conosciuti, li conoscerò, di persona.
Sarà perché oggi ho la febbre ma non il febbrone che avevo ieri, sarà perché riesco a leggere e anche a scrivere, ma quando ci penso mi sento una persona molto fortunata. Quando penso a cosa? Alla mia voglia di raccontare storie, di cercare persone, di scoprire umanità. Vediamo martedì come va, poi vi faccio sapere.

L’uscita

cinzia_blogMi sveglio inquieta, trepidante. Sono eccitata come al primo giorno di scuola. I movimenti meccanici, veloci, mi portano al treno. Ritarda, un guasto rallenta la sua già impervia strada. Mi assale l’ansia. Incredibile, non si può mai fare affidamento sul trasporto pubblico! Eccomi in stazione a Napoli, salgo velocemente le scale, mi dirigo verso la Feltrinelli express, il cuore mi batte forte in gola. Mi fermo all’uscio.

Si chiamale se vuoi emozioni, direbbe Battisti, ma oggi “ Rione Sanità – Storie di ordinario coraggio e straordinaria umanità” è in libreria ed io non riesco a trattenere la gioia e l’emozione.

Ha ragione Vincenzo, un libro è come un figlio, c’è il lavoro e il sentimento, il tuo essere lì tra i personaggi, tra le storie, il tuo essere tra le pagine. Bhè dopo questi pensieri sapete che cosa ho fatto? Ho deciso di attendere Vincenzo per condividere con lui questo momento. Passo da Feltrinelli nel primo pomeriggio. Vi aggiornerò più tardi.